In questo periodo di emergenza sanitaria, risulta particolarmente importante aiutare i propri bambini a gestire la propria paura in modo da non restare oltremodo turbati o addirittura traumatizzati.
In questo articolo troveremo 7 consigli per proteggere i nostri bambini da allarmismi innecessari e abbassare il rischio di traumatizzazioni e 9 sintomi da tenere d’occhio.
Una delle caratteristiche tipiche del particolare periodo storico i cui viviamo è la velocità con cui le informazioni viaggiano e si diffondono. Le buone, ma anche le cattive informazioni. È molto semplice che fake news o un’informazione distorta comincino a circolare e a diffondersi come vere, fino ad arrivare ai nostri bambini, i quali spesso non hanno le giuste competenze metacognitive per ridimensionare, confutare o comprendere pienamente i significati che in tal modo pervengono loro. Questo prepara il terreno ad un sovraccarico emotivo o a traumatizzazioni nei nostri piccoli.
Ecco, dunque, di seguito 7 consigli per prevenire traumatizzazioni o sovraccarichi emotivi dovuti al coronavirus.
1. I genitori gestiscano in primo luogo le PROPRIE emozioni. Più piccoli sono i bambini, più essi sono attenti alle reazioni emotive dei grandi. Dunque, per prima cosa, al fine di gestire efficacemente le emozioni dei nostri bambini, bisogna preoccuparsi delle proprie. Il modo migliore per farlo è evitare di sovraesporsi ad informazioni, soprattutto se provenienti da fonti inaffidabili. È bene considerare esclusivamente le informazioni provenienti dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità. Per approfondire le norme anti-panico per gli adulti, guarda il seguente video:
2. Evita di esporre i bambini eccessivamente a programmi, trasmissioni e notizie che riguardano il coronavirus: varia i programmi tv, i discorsi, i contenuti che circolano in casa in questo periodo di quarantena forzata. Non saturare l’ambiente con l’argomento coronavirus. Proponi attività, programmi, musica, letture e quant’altro siano pertinenti all’età e che contribuiscano a creare stati mentali di curiosità e divertimento.
3. Mantieniti aperto e disponibile a parlare con i tuoi bambini del coronavirus, ma attieniti ai fatti. Chiedi loro cosa già sanno e rassicurali sfatando le cattive credenze sull’argomento.
4. Tranquillizzali rispetto al fatto che state già attuando tutte le misure di sicurezza del caso e che, pertanto, siete al sicuro.
5. Non minimizzare i timori dei tuoi bambini, ridicolizzandoli o schernendoli. Potrebbero non sentirsi più a proprio agio nel parlare con te delle proprie paure. Sii caldo, solido e rassicurante. L’intento non è negare il problema, ma mostrarti solido di fronte alle difficoltà.
6. Non mentire ai tuoi bambini, e non esporli ad informazioni che non sono in grado di comprendere. Usa un linguaggio adatto all’età, cerca di essere chiaro, conciso e calmo.
7. Cerca di mantenere una routine. Lo studio e la formazione personale, ad esempio, devono rimanere dei punti saldi nei bambini scolarizzati, nonostante la quarantena. Questo contribuirà alla percezione di controllo e prevedibilità, potente antidoto contro lo stress.
È importante essere aperti ad eventuali sintomi di sovraccarico, stress o traumatizzazioni nei tuoi bambini che potrebbero indicare un vissuto particolarmente ansiogeno e potenzialmente problematico rispetto all’emergenza coronavirus. In modo particolare, fai attenzione ai seguenti sintomi:
1. Disturbi del sonno, come incubi, enuresi notturna e insonnia
2. Problemi di concentrazione o attenzione
3. Irritabilità o sbalzi d’umore
4. Paure costanti, soprattutto relative all’essere separato dai genitori
5. Ipervigilanza, essere costantemente sul “chi va là”
6. Problemi comportamentali (nuovi o acuiti)
7. Frequenti lamentele su disturbi fisici, come mal di pancia o mal di testa
8. Sintomi depressivi, come isolamento, minore interesse per le attività preferite, tristezza, bassa energia, insonnia o ipersonnia, disturbi dell’appetito o del comportamento alimentare
9. Rifiuto di rientrare a scuola, quando le attività scolastiche in aula riprenderanno
Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivere qui sotto.
Con l’augurio di ritornare presto tutti ad abbracciarci e a riunirci nelle piazze e a godere delle nostre città insieme ai nostri piccoli!
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