Coronavirus: 3 pratiche anti-panico

coronavirus psicologia teresa montesarchio

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi si è adoperato per diffondere 3 buone pratiche anti-panico per affrontare efficientemente l’emergenza Coronavirus.

Gli effetti del panico ai tempi del Coronavirus

La paura può essere utile, ma solo nella giusta dose. Sottovalutare il problema, infatti, non è efficace, in quanto porta a comportamenti rischiosi, vista l’emergenza, ma sopravvalutarlo ha lo stesso risultato: il panico genera poca efficienza.

Uso delle mascherine: un esempio concreto di panico controproducente

Facciamo subito un esempio pratico di come una paura irrazionale può portare ad un uso addirittura pericoloso di uno strumento di prevenzione: la mascherina.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se si sospetta di aver contratto il nuovo Coronavirus e si presentano sintomi quali tosse o starnuti o se ci si prende cura di una persona con sospetta infezione da nuovo Coronavirus.

Infatti, è possibile che l’uso delle mascherine possa addirittura aumentare il rischio di infezione a causa di un falso senso di sicurezza e di un maggiore contatto tra mani, bocca e occhi e il conseguente mancato rispetto della distanza di sicurezza.

Inoltre, non è utile indossare più mascherine sovrapposte: lo spreco inutile di mascherine limita la loro disponibilità sul territorio, aumentando la probabilità di contagio all’interno della comunità in cui vivi!

Di seguito, tre buone pratiche che aiutano a ridurre la paura irrazionale che ci porta a metterci in pericolo.

 

Tre pratiche anti-panico ai tempi del Coronavirus

Per arginare il panico e restare obiettivi, ricorda queste tre pratiche comportamentali:

  1. Evita la ricerca compulsiva di informazioni e la diffusione di fonti inaffidabili: inutile bombardarsi di informazioni e, soprattutto, diffondere dati e notizie da fonti non affidabili. Una volta acquisite le informazioni di base, è sufficiente verificare gli aggiornamenti sui siti di competenza, in modo da avere tutte le informazioni utili per proteggersi, senza farsi sommergere dal flusso ininterrotto di allarmi ansiogeni. Le fonti affidabili consigliate sono il Sito del Ministero della Salute e quello dell’Istituto Superiore di Sanità 
  2. Pensa globalmente: il Coronavirus non è un fenomeno individuale. Agisci responsabilmente per proteggere te, chi ti è vicino e la collettività tutta (in cui vivi anche tu!). Le azioni semplici di prevenzione per limitare i rischi di contagio sono elencate sul sito del Ministero della Salute e le trovi cliccando QUI 
  3. Aiuta gli altri raccontando in parole semplice le raccomandazioni elencate in queste fonti: se ti sei fatto un’idea corretta sul fenomeno, diffondi la BUONA informazione e suggerisci ai tuoi familiari e amici di non sovraesporsi ad altre fonti devianti. Puoi aiutare gli altri a ragionare con calma e pazienza, invece di ignorare o disprezzare chi si rifiuta di pensare o è in preda al panico.

Ricorda che gli psicologi sono in prima linea nel fornire ogni informazione del caso, soprattutto con consulenze online (per saperne di più, clicca QUI)

Inoltre:

  • Se hai commenti o domande, non esitare a scrivere qui sotto.
  • Se hai bambini, forse ti interesserà il mio ultimo articolo Coronavirus, Psicologia e bambini: 7 consigli
  • Se hai trovato questo articolo utile, condividilo sui tuoi canali social, in modo da aiutare le persone a farsi un’idea corretta di questo fenomeno.

Condividi sui social!