La quarantena dovuta al coronavirus sta risultando stressante per molte persone. Principalmente, perché la limitazione della libertà personale che probabilmente molti percepiscono, unitamente alla scarsa prevedibilità della sua durata, favoriscono l’emergere di problematiche già presenti precedentemente, amplificandole. Eppure la quarantena potrebbe essere la possibilità di restare a casa e rallentare.
Ciò che molti non sanno, infatti, è che grossa parte dello stress è dovuta al nostro atteggiamento mentale, ovvero al nostro grado di apertura a considerare situazioni – come la quarantena – come opportunità e sfide, anziché come problemi.
A conti fatti, in quarantena dobbiamo starci comunque: tanto vale farlo nel migliore dei modi possibili!
Approcciare in modo diverso alla quarantena non è qualcosa che dobbiamo fare o un favore per qualcun altro, ma è un dono che facciamo a noi stessi.
Quali opportunità, dunque, in questa quarantena?
Ce ne sono varie, ma qui intendo soffermarmi sulla possibilità di sfruttare il periodo di quarantena per restare a casa, rallentare e riscoprirsi.
Le nostre case sono ricche di opportunità: avremo probabilmente dei libri (QUI e QUI qualche suggerimento), una collezione di cd o Spotify e YouTube (Se ti va, guarda “Insonnia? Prova la terapia del suono!“). Forse avremo carta e penna, puzzle, parole crociate o alle brutte un computer o un telefono dove poterli reperire. Avremo una tv e forse un abbonamento a Netflix; dvd da riguardare, grandi classici della nostra infanzia da riscoprire. Fotografie da sistemare, diari da rileggere o pagine da scrivere.
Spesso le nostre case sono scrigni di ricordi, talvolta di sogni, alcuni realizzati, alcuni dimenticati e lasciati lì a prender polvere. Possiamo riscoprire noi stessi, fermarci e riflettere su dove siamo.
Volevamo essere qui? Vogliamo andare altrove?
Potremmo approfittare di questo tempo per osservarci, pianificare, decidere come intendiamo proseguire da qui in poi, in linea con i nostri valori, talvolta dimenticati. Possiamo cogliere queste opportunità per formarci (Se sei uno psicologo, QUI e QUI alcuni suggerimenti), imparare nuove abilità o creare: dipingere, disegnare, comporre musica o scrivere un libro. O, magari, produrre un fumetto con i nostri bambini (Vedi “Coronavirus, Psicologia e Bambini: 7 consigli“).
Questo tempo improvvisamente rallentato potrebbe essere per noi un’improvvisa opportunità per chiederci se siamo dove vorremmo essere e se stiamo andando dove vorremmo andare. Come un o stop motion prima che la scena riprenda a muoversi.
Approfittiamone per osservare nel dettaglio: per agire ci sarà tempo.
E quando lo faremo, forse avremo deciso di intraprendere una nuova rotta o di proseguire per la stessa, ma più entusiasti di prima!
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