In qualità di genitori preoccupati per la salute dei propri ragazzi, è comprensibile che la prima cosa che venga in mente di fronte al proprio figlio che fuma è dirgli di non farlo, presentargli foto di polmoni bucati e denti corrosi, parlargli dei rischi del fumo e delle minacce di impotenza e infertilità. Ma insieme vedremo perché imporre agli adolescenti di smettere di fumare nuoce gravemente alla salute.
Secondo il Rapporto Nazionale sul fumo, presentato lo scorso anno in occasione del XXI Convegno Nazionale “Tabagismo e Servizio Sanitario Nazionale” che si è svolto presso l’Istituto Superiore di Sanità, il 72% dei fumatori dichiara di aver iniziato a fumare tra i 15 e i 20 anni e il 10% dichiara di aver iniziato a fumare prima dei 15 anni.
Shadel e colleghi hanno condotto una ricerca, pubblicata lo scorso anno su Nicotine & Tobacco Research, nella quale hanno rilevato che la visualizzazione di un poster raffigurante una bocca devastata dal tabacco e affiancata a una scritta “il fumo causa il cancro” ha aumentato il desiderio di fumare in un campione di adolescenti.
COME MAI?
Diverse sono le ipotesi che potrebbero spiegare questo risultato:
Ipotesi 1: ribellione all’autorità (William Shadel)
Shadel: “Se qualcuno sta cercando di comunicarti un messaggio e quel messaggio sta minacciando in qualche modo la tua autostima, reagisci in modo opposto all’intento di quel messaggio.”
Si instaura, in questo caso, una sorta di sfida in cui la cosa davvero importante non è il risultato, ma chi vince: siccome tu autorità mi stai dicendo di non fumare, io, sentendomi sfidato, devo opporre resistenza.
Ipotesi 2: dissonanza cognitiva (Leon Festinger)
Il fumatore sa già che il fumo fa male e le immagini (così come i lavaggio del cervello), lungi dall’essere informative, producono principalmente un senso di fastidio.
Un individuo che attivi idee (es.: il fumo fa male) e comportamenti (es.: fumare) tra loro incoerenti, si trova in una situazione emotiva insoddisfacente: questa sensazione scomoda si chiama dissonanza cognitiva.
La dissonanza cognitiva può essere ridotta in tre modi:
- producendo un cambiamento nell’ambiente: estinzione del tabacco dal pianeta terra e dall’universo intero;
- modificando il proprio comportamento: smettere di fumare;
- modificando le proprie idee: concludere che il fumo, in fin dei conti, non faccia poi così male.
Fra l’ambiente esterno, il proprio comportamento e le proprie idee, ciò che è più semplice da cambiare sono le idee. Questo lo si fa dicendosi, ad esempio: “Conosco tante persone che fumano e che sono in perfetta salute!”
Ipotesi 3: Information Avoidance (George Loewenstein, Russell Golman, David Hagmann)
Questo meccanismo comportamentale di carattere difensivo (information avoidance) viene attivato tutte le volte che preferiamo non informarci, perché temiamo che le nostre certezze vengano messe in discussione o che i nostri timori vengano confermati. Il meccanismo è guidato da quelli che si chiamano fattori edonistici, quali il desiderio di:
- ridurre l’ansia
- evitare rimpianti
- rimanere ottimisti
Ora sappiamo perché imporre agli adolescenti di smettere di fumare nuoce gravemente alla salute.
Ma cosa possono fare i genitori di un adolescente che fuma?
Di seguito una breve lista di atteggiamenti e comportamenti molto utili
- Evitare di porsi come un’autorità punitiva, ma esprimere chiaramente la propria disapprovazione sul fumo
- Aiutare il ragazzo o la ragazza a comprendere le vere motivazioni per cui fuma: oltre il 61% dei fumatori dichiara di aver cominciato a fumare sotto l’influenza degli amici o dei compagni di scuola, così come riportato nel Rapporto Nazionale sul fumo 2019. Si tratta, dunque, di conformismo? È bene indagare genuinamente questi significati, astenendosi da giudizi e atteggiamenti pretenziosi
- Accompagnarlo/a a diventare consapevole delle eventuali pressioni esercitate dal gruppo di amici
- Aiutarlo/a a diventare consapevole dell’influenza dei mass media
- Supportarlo/a nella presa di coscienza degli effetti a brevissimo termine: preferire il considerare l’alito cattivo e il dispendio economico, ad esempio, agli effetti sulla salute a lungo termine
- Dare il buon esempio o, se si è fumatori, parlargli/le onestamente delle difficoltà a smettere di fumare: potrebbe essere una buona occasione per farlo insieme!
Che ne pensi? Se hai domande, curiosità o riflessioni che vuoi condividere con me, non esitare a scrivere nei commenti o in privato!
Fonti:
- Shadel, W.G., Martino, S., Setodji, C., Dunbar, M., Kusuke, D., Lanna, S., & Meyer, A., “Placing anti-smoking graphic warning posters at retail point-of-sale locations increases some adolescents’ susceptibility to future smoking,” Nicotine & Tobacco Research, 21, 2019
- Pacifici et al. (2019) Il fumo di tabacco in Italia. Tabaccologia (3), pp. 9 – 11
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