Yoga alla scrivania

In occasione della giornata internazionale dello yoga, condivido con te la mia sequenza di yoga alla scrivania: trovi il video in fondo all’articolo e su YouTube cliccando QUI.

Il mio lavoro mi costringe a stare seduta per molte ore alla scrivania e sento di tanto in tanto il bisogno di sgranchirmi e connettermi con il mio corpo: lo yoga mi offre una splendida opportunità in tal senso.

È così che ho sviluppato una mia personale sequenza di yoga alla scrivania, che voglio condividere con te: è breve (può richiedere anche solo dieci minuti), versatile e assolutamente non performante. È una sequenza di yoga che insegno anche nei miei corsi di mindfulness e di mindful eating che tengo per le aziende (approfondisci nell’articolo Salute e Sicurezza sul Lavoro con la Mindfulness e la Mindful Eating).

Le uniche accortezze che ti suggerisco di avere sono quelle di togliere gli occhiali e, possibilmente, anche le scarpe.

Giusto qualche parola sullo yoga

Il primo testo storico in cui è stata raccolta tutta la conoscenza del tempo sullo yoga è Yoga Sutra di Patanjali, testo che ha anticipato di secoli scoperte scientifiche a cui la psicologia occidentale è arrivata solamente di recente. Come tutta la tradizione orientale, anche lo yoga si fonda sull’assunto che la separazione fra mente e corpo è un costrutto logico puramente teorico, che non ha nessun riscontro nella realtà, essendo ogni fenomeno psicologico anche un fenomeno fisico e viceversa. Per dirla con le parole di Giulio Cesare Giacobbe, “psichico e corporeo sono due aspetti logici, o, se si preferisce, fenomenici, di una stessa struttura biofisica fatta di cellule e stati elettrochimici.” (G. Cesare Giacobbe, 2015, pag. 27). Per questo, la via dello yoga è l’unione fra mente e corpo. Trovi degli approfondimenti sullo yoga anche nel mio libro Mindful Eating: una metodologia innovativa per regolare il rapporto con il cibo.

Lezione di vita dello yoga

Durante le ripetizioni dei movimenti, possiamo vedere che il corpo si scioglie e che i limiti si spostano sempre un po’ più in là. Questo perché il nostro corpo è plastico e si adatta ai movimenti che compiamo. Per questo è importante trovare il coraggio di stare sui nostri limiti, che riconosciamo perché provocano un po’ di disagio, ma è altrettanto importante stare lì, senza forzare ulteriormente e senza arrivare, pertanto, a sentire dolore. Questa saggezza che esercitiamo nello yoga ci tornerà utile nella vita.

Tutto si impara in questo modo:

stando con curiosità in quella zona di dis-comfort: né un passo indietro, né un passo oltre

Ruolo del respiro

Durante i movimenti che eseguiamo nello yoga, usiamo le inspirazioni e le espirazioni per cominciare e concludere i movimenti: durante, però, non restiamo in apnea. Scegliamo un’inspirazione e un’espirazione per coordinarci, ma nel mezzo non restiamo in apnea: continuiamo a respirare naturalmente.

Immagine corporea

Lo yoga ci permette anche di farci un’idea diversa del nostro corpo, basata sempre meno sui condizionamenti esterni su quel che va bene o meno, per orientarci sempre più, al contrario, su quello che il corpo ci fa sentire, in modo da prendere scelte consapevoli che rispondano in maniera saggia ai suoi bisogni. Approfondisci la mia playlist LoSbrogliaMente dedicata all’immagine corporea, cliccando QUI.

Nella sequenza che vedrai nel video, mobilitiamo tutto il nostro corpo: sentiti libero di impararla e di eseguirla con i tuoi tempi, ripetendo i movimenti per un minimo di tre volte per lato.

Ti auguro buona pratica! 🙂

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