Giornata Mondiale dell’alimentazione 2020: 5 suggerimenti per il cittadino

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Oggi celebriamo la 75esima Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Il tema di quest’anno è strettamente legato alla pandemia in atto, che ha messo in ginocchio l’intero pianeta, soprattutto nelle regioni più povere. Per tale motivo, la lotta allo spreco, alla malnutrizione e alla povertà sono al centro dell’intero dibattito riguardante l’alimentazione.

Nei piani di ripresa dal COVID-19 i Paesi devono considerare gli squilibri alimentari che interessano il nostro pianeta, squilibri caratterizzati e sostenuti da fenomeni quali la fame, l’obesità, il degrado ambientale, la perdita di diversità agro-biologica, gli sprechi alimentari e la mancanza di sicurezza per gli operatori della filiera alimentare.

Per avere un quadro d’insieme della salute alimentare del pianeta, condivido alcuni numeri messi a disposizione dalla FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura:

  • 2 miliardi di persone soffrono di insicurezza alimentare moderata o grave, poiché hanno difficoltà ad accedere regolarmente a cibo abbastanza nutriente
  • Più di 113 milioni di persone in 53 paesi soffrono di fame acuta e necessitano di assistenza urgente per cibo e mezzi di sussistenza
  • Si prevede che la popolazione mondiale raggiungerà quasi i 10 miliardi entro il 2050, il che farà aumentare in modo significativo il fabbisogno mondiale di cibo
  • Circa il 14% del cibo prodotto per il consumo umano viene sprecato ogni anno prima di raggiungere il mercato all’ingrosso
  • Oltre 3 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso ad internet e la maggior parte di loro vive in zone rurali e remote. I piccoli agricoltori hanno bisogno di un maggiore accesso a finanziamenti, formazione, innovazione e tecnologia per migliorare le proprie condizioni di vita
  • L’intensificazione della produzione alimentare, combinata con il cambiamento climatico, sta causando una rapida perdita della biodiversità. Oggi solo nove specie di piante rappresentano il 66% della produzione agricola totale
  • La combinazione di malnutrizione e stile di vita sedentario ha portato a un’impennata dei tassi d’obesità, non solo nei paesi sviluppati, ma anche nei paesi a basso reddito, dove la fame e l’obesità spesso coesistono. Nessuna regione del mondo ne è esente
  • Se i nostri sistemi alimentari non vengono trasformati, denutrizione e malnutrizione aumenteranno notevolmente entro il 2050. Ciò potrebbe aumentare ulteriormente se ci sarà un aggravamento di disparità di reddito, occupazione o accesso di base ai servizi
  • L’impatto della malnutrizione in tutte le sue forme (e ricordo che oltre alla denutrizione, anche il sovrappeso e l’obesità rientrano in questa definizione) sull’economia globale è stimato a 3,5 trilioni di dollari all’anno

 

Ecco perché:

La Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2020 intende sensibilizzare globalmente alla necessità di rendere i sistemi alimentari più resilienti e solidi, in modo che diventino capaci di resistere agli shock climatici e al contempo di garantire alimenti sani, economici e sostenibili per tutti.

 

Sicuramente questi obiettivi prevedono l’intervento attivo delle istituzioni in grado di stabilire programmi di protezione sociale e di implementare la digitalizzazione e l’e-commerce, soprattutto nelle regioni del mondo ove non c’è grande accesso a tali tecnologie.

D’altra parte, anche il singolo cittadino, nella misura in cui gli è possibile, può operare piccole o grandi scelte in grado di contribuire positivamente all’equilibrio alimentare del pianeta. Ecco alcuni esempi:

  1. Imparare ad ascoltare le richieste alimentari del proprio corpo, per aiutarlo a settarsi sul peso ideale e contrastare il sovrappeso. A tal proposito, puoi approfondire il tema dell’alimentazione consapevole nel mio tascabile dedicato alla Mindful Eating, nella mia playlist di YouTube dedicata all’argomento Alimentazione e all’interno del mio sito
  2. Utilizzare le shopping bag riutilizzabili quando si va a fare la spesa
  3. Preferire una bottiglia riutilizzabile (come quelle che trovi cliccando QUI) da portare in palestra o in ufficio, anziché comprare e gettare le bottigline d’acqua in plastica
  4. Non sprecare il cibo, ma consumare gli avanzi, anziché gettarli via
  5. Scegliere frutta e verdura di stagione, per ridurre gli effetti inquinanti di sostanze chimiche e trasporti

 

Infine, se sei un professionista della salute mentale, puoi farti promotore della Mindful Eating fra i tuoi pazienti e in scuole e organizzazioni. Se ti interessa la missione, scopri di più nella pagina dedicata al corso sulla Mindful Eating per psicologi e psicoterapeuti. Trovi informazioni approfondite cliccando QUI.

 

E tu, quali azioni hai messo in atto per favorire l’equilibrio alimentare del pianeta?

 

 

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