Mindful Eating è un nuovo modo di rapportarsi al cibo fondato sulla mindfulness, ovvero la capacità di portare piena attenzione e consapevolezza alla propria esperienza nel momento in cui accade, senza giudizio. La mindfulness ci libera dalle reazioni automatiche, dalle paure e dagli attaccamenti, permettendo ad ognuno di entrare in contatto con la propria saggezza interiore.

La Mindful Eating, pertanto, si caratterizza per la totale presenza e consapevolezza nei confronti del cibo e dell’alimentazione e permette alle persone di operare scelte ed esperienze alimentari consapevoli. Rientra nella definizione di Mindful Eating:

  • il permettere a se stessi di diventare consapevoli delle diverse e sane possibilità di nutrirsi, attraverso una selezione ed una preparazione consapevole dei cibi ed il rispetto della propria saggezza interiore
  • la scelta di mangiare cibi che siano al contempo soddisfacenti e nutrienti, attraverso la piena esplorazione sensoriale
  • il riconoscimento privo di giudizio delle risposte automatiche ai cibi (mi piace, non mi piace, neutro)
  • lo sviluppo della consapevolezza dei segnali di fame e sazietà, attraverso cui guidare la propria scelta di cominciare o smettere di mangiare

Dal 1999 Jean Kristeller svolge ricerche all’University of Massachusetts Medical School insieme a Jon Kabat Zinn sull’applicazione della mindfulness ai disturbi del comportamento alimentare. Tali ricerche hanno validato il protocollo da lei ideato, il Mindful Based Eating Awereness Training (MB-EAT).

Il protocollo Mindful Eating è costituito da tre grandi parti

1) Mindfulness

Il protocollo MB-EAT è strutturato in modo da introdurre gradualmente (parallelamente agli esercizi di alimentazione consapevole), elementi della pratica meditativa, con una particolare enfasi ai temi della consapevolezza di sé, dell’auto-accettazione, della compassione non giudicante e della disattivazione del “pilota automatico”, temi molto cari alla mindfulness. Il programma è volto a generalizzare l’atteggiamento mindful alla vita quotidiana e alle diverse attività e situazioni con le quali ci confrontiamo ogni giorno.

2) Alimentazione Consapevole

Gli obiettivi dei vari esercizi di alimentazione consapevole includono i seguenti:

  • consapevolezza delle sensazioni fisiche di fame ed i diversi tipi di sazietà;
  • mangiare con consapevolezza tutte le tipologie di cibo;
  • riuscire a trarre piacere da piccole quantità di cibo;
  • imparare a fare scelte di cibo consapevoli;
  • consapevolezza delle qualità non nutritive di alcuni cibi.

3) Homeworks

I partecipanti al programma sono incoraggiati a svolgere la pratica autonomamente a casa fra un incontro e l’altro. Gli homeworks costituiscono, infatti, parte fondante del protocollo. Senza la pratica a casa, a ben poco servirebbero gli incontri con il trainer. Questi esercizi costituiscono sfide di difficoltà crescente, partendo dal mangiare consapevolmente uno snack o un pasto, fino a generalizzare questo atteggiamento a tutte le esperienze alimentari. Inizialmente il focus attentivo è volto su un singolo aspetto dell’esperienza alimentare (es.: sapore, odore, …) al fine di costruire una specifica abilità per volta.

Gli homeworks successivi incoraggiano, invece, l’integrazione di abilità multiple, portando l’attenzione simultaneamente su diversi aspetti dell’esperienza alimentare (es.: sensazioni fisiche della fame, processi di scelta dei cibi, sapore, consistenza, pensieri, emozioni che precedono e che accompagnano l’atto del mangiare, …). Inoltre, gli homeworks prevedono esercizi di meditazione strutturata, letture ed esercizi di consapevolezza.

La Mindful Eating si differenzia per molti aspetti dagli altri strumenti volti a rispondere alla sovra-alimentazione. Uno di questi è che è il primo programma che non dice alle persone cosa mangiare e cosa non mangiare, incoraggiandole, al contrario, a mangiare ogni categoria di cibo.

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